Quannu muoru iu cianciti tutti:
n tabbutu
m'at'a-ffari ri ricotti,
ri latu e-llatu cordi
di sasizza,
pi-ccapizzu ddu
capuna cuotti,
pi-ccummuògghiu
piscirova fritti,
pi-ccannili ddu
picciuotti schietti,
pi iacqua bbiniritta
vinu forti.
(Quando muoio io piangete tutti:
una cassa mortuaria dovete farmi di ricotte,
da parte a parte
corde di salsiccia,
per capezzale due castrati cotti,
per coperchio delle
uova fritte,
per candele due
giovanette,
per acqua benedetta vino forte).
Questo canto popolare, intonato durante la mietitura dai
contadini, citato nel libro “Del Mangiar
Siracusano” da Antonino Uccello, (Canicattini
Bagni, 11 settembre 1922 – Palazzolo Acreide, 29 ottobre 1979 antropologo e
poeta italiano) non è mica una novità: vasi
contenenti fagioli sono stati trovati in Perù nelle tombe del
periodo pre-Inca o in Turchia in scavi
risalenti al 5.500 a.C. ed anche in tombe Egizie del 2.500 a.C. Qui
sono stati trovati legumi e damigiane di vino e olio..Tutto ciò dimostra che
anticamente fosse ben diffusa la convinzione che dopo la morte ci fosse stata un’altra vita e che i defunti si alzassero, e continuassero a comportarsi
come nella loro esistenza terrena. Quindi oltre a leggere, a truccarsi e
vestirsi indossare gioielli, mangiassero, anche. Dentro la tomba di
Tutankahamon fu trovato di tutto (tranne oggetti di lavoro, il faraone era un
dio, mica poteva lavorare ).Per cui lavoratori o non, ricchi e poveri furono sempre affascinati dalla possibilità di
riscattare la propria vita dopo la morte e soprattutto si preoccuparono che
anche dopo la morte fosse assicurato loro il vitto quotidiano..
Su queste pagine ci occuperemo
di parlare di cibo, anz,i del ‘mangiare’, includendo nell’atto anche il
significato e la storia che l’ha preceduto. Non solo le ricette ma anche come e
perché sono nate. Parleremo del mangiare semplice e senza sprechi e di altri argomenti
interessanti e divertenti legati al cibo.
Mr.Hyde
Eh si, il gesto di lasciare del cibo al morto risponde al desiderio di una continuità della vita dopo la morte, tale quale l'abbiamo vissuta e profondamente rimpianta nel momento in cui è finita.
RispondiEliminaE' un retaggio antico.I culto dei morti nell'antichità era molto diffuso, tra gli antichi Egizi, anche tra i Greci..
EliminaIl "mangiare" è un argomento che mi interessa molto (lo si può vedere anche dal mio blog) e sicuramente il modo in cui tu ce lo presenterai sarà sicuramente allettante...già lo si vede da questi primi post. Buon inizio blog, Hyde!
RispondiEliminaGrazie Ninfa, anche per esserti iscritta.Spero che sia una piacevole condivisione!
EliminaSi vero la consuetudine di lasciare il cibo al defunto fa parte di alcune culture o religioni, attualmente credo che da noi esiste lasciare degli oggetti cari e il cibo viene portato ai familiari
RispondiEliminaIl cibo é da sempre visceralmente legato al dualismo vita-morte, lo si ritrova in tutte le leggende e le mitologie antiche, addirittura nelle favole! Non vedo l'ora di leggere altro, il tuo blog é davvero interessante! Hai mai pensato di scrivere della figura del pomo nella mitologia ? Sarebbe interessante ;)
RispondiElimina